Quando si smette di lavorare

Le persone professionalmente attive che intendono smettere si lavorare devono riflettere bene sulle conseguenze che la cessazione – o la sospensione – del lavoro comporta.

La questione si pone soprattutto per le donne che lasciano il lavoro all’arrivo dei figli.

Decisioni cariche di conseguenze

Le conseguenze non sono di poco conto; per questo è importante interrogarsi, in primo
luogo, sulla copertura degli infortuni e dell’invalidità. A medio termine potrebbe porsi poi la questione del reinserimento professionale. Infine, bisogna sapere che a lungo termine il reinserimento al lavoro potrebbe avere ripercussioni sulle prestazioni di pensionamento.

Questi casi sono esaminati qui di seguito, per evitare che la donna smetta
affrettatamente la propria attività a causa delle difficoltà incontrate nel conciliare attività familiari e professionali, e possa invece prendere decisioni con piena cognizione di causa.

Uno strumento nuovo e gratuito per aiutare a prendere le decisioni giuste

Per aiutare le donne attive professionalmente ed i loro superiori/le loro superiori gerarchiche al momento di una gravidanza, OCST (su un’idea di TravailSuisse) propone uno strumento innovativo denominato mamagenda www.mamagenda.ch.

Grazie all’iscrizione online gratuita, il sito attira l’attenzione su tutti i temi ed invita le persone coinvolte alla discussione.

Su mamagenda.ch sono disponibili numerose informazioni e consigli per affrontare la gravidanza sul posto di lavoro, per conciliare lavoro e vita famigliare dopo il congedo maternità (modelli per la cura dei figli, modelli di lavoro, convenzioni di lavoro per un rientro progressivo, ecc.)

L’utilizzo di mamagenda.ch è raccomandato sin dall’inizio della gravidanza, durante il corso della stessa così durante e dopo il congedo maternità.

Diversi capitoli del Manuale InfoMaternità sono messi in evidenza in momenti precisi del calendario.

www.mamagenda.ch